CONSIGLI LETTERARI DEL CLUB DEL GIALLO NAPOLI
Dal titolo e dalla copertina forse non lo indovinate, ma “L’ananas. No” di Cristiano Cavina, Edizioni Bompiani, non è un banale romanzo da spiaggia. È stata una sorpresa scoprire che si tratta proprio di un buon libro. Non per la questione della trama o del crimine che grava sul racconto, ma per il tratteggio di personaggi credibili che si muovono in un contesto credibile e interagiscono tra loro in maniera credibile. Crudo, ironico, pungente, l’autore affresca il quadro di un tipico borgo romagnolo (qui indicato come Galatea a Mare) e delle anime che lo popolano e di quelle che in passato lo hanno fatto. Per non parlare dell’intima storia del protagonista, Manolo Moretti, che è tutto un programma. Un programma autentico, in cui il migliore o il peggiore degli uomini si può rispecchiare. Raramente forse capita di questi tempi, data l’enorme produzione seriale di genere, di arrivare all’ultima pagina e avere già nostalgia della comunità che ha reso vive le pagine appena lette, poiché ne è rimasto sopraffatto e coinvolto. Qui potrebbe accadere, e a me non capitava da tempo, perché Cavina riesce a guadagnare l’attenzione anche per una caratteristica non scontata: la modalità di scrittura sopra le righe, non omologata, molto personale. E questo di sicuro ha un valore che non si può trascurare.
In questa sede non si fa accenno a riferimenti particolari dell’intreccio narrativo per non cadere nella trappola dello spoiler, però si tiene a precisare che l’epicentro di tutto è dentro e intorno a una pizzeria, il Gradisca, e il pizzaiolo, un ex Soprintendente della Polizia Penitenziaria, si avventura senza nemmeno rendersene conto in una pericolosa indagine, coadiuvato da una squadra di improbabili detective…
CONSIGLI LETTERARI DEL CLUB DEL GIALLO NAPOLI
CONSIGLI LETTERARI DEL CLUB DEL GIALLO NAPOLI
Tra i libri amati giunti al Club del Giallo è questo volume di Gian Andrea Cerone, terzo di una serie che vede muoversi in una Milano accaldata di agosto il commissario Mandelli e la sua squadra. Un ritmo veloce che non lascia tempo di annoiarsi mai e spinge avanti in una trama in cui è impossibile sottrarsi. Tre morti misteriose, vittime senza identità e non si tratta di suicidi… Guanda noir
CONSIGLI LETTERARI DEL CLUB DEL GIALLO NAPOLI
Susana ce lo ha portato al Festival del Giallo a maggio al Vomero. È stata forse la prima o tra le prime copie della versione italiana pubblicata da Ponte alle Grazie a circolare tra i lettori. Con dedica al direttore artistico. Che emozione! Lo abbiamo subito letto. Ci ha sorpreso quel modo leggero di fare un salto nel passato, in una Siviglia che urla molte storie. Storie di donne, storie di mare e di tesori da scoprire. Ma anche e purtroppo storie di ordinaria Inquisizione, di violenza, di potere e di politica, mentre si dipana una trama che si stringe attorno a morti misteriose. Una lettura scorrevole che ti afferra e non ti lascia andare.
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