“Le strabilianti imprese di Fantomius, Ladro gentiluomo - Il bottino di Barkserville”. Edizione speciale dedicata a Sherlock Holmes

 

Quante avventure Topolino!

In edicola nuove storie che raccontano il giallo per Topolino. 


Foschia. Sullo sfondo una mezza luna, pallida e assorta anch’essa nel buio della sera. 
È una notte senza rumori, di quelle che ti fanno sentire scorrere il sangue nelle vene, di quelle in cui il silenzio si appiccica all’orecchio come fosse l’ultimo urlo di una vita strappata, di quelle in cui il rassicurante strepitio dei rami spezzati all’incedere dei passi è interrotto da un rumore senza volto, soffocato prima che possa essere riconosciuto. L’uomo attende, un orologio da taschino in mano, è tardi, è sera, è notte, non dovrebbe stare là a quell’ora, no che non dovrebbe, lui, solo, appoggiato a un albero, uno dei tanti in quella foresta senza fine, senza luce, senza rumori, senza niente. Un verso. Straziante. Il senso di vertigine dovuto ad un battito che salta. L’uomo si gira. Spalanca gli occhi. Un secondo, interminabile, di silenzio, prima che un urlo strozzato venga strappato dalla gola, sospeso nell’aria illuminata d’argento da una luna color latte.

Quella che avete letto è soltanto la mia personale interpretazione della prima vignetta della storia “Le strabilianti imprese di Fantomius, Ladro gentiluomo - Il bottino di Barkserville”, edita da Topolino nel numero 3073 e riproposta nell’edizione speciale dedicata a Sherlock Holmes, pubblicata a maggio. Ma non temete: ci saranno le altre circa centoquaranta pagine a tenervi compagnia in questa affascinante raccolta di quattro racconti, con prefazione di Marco Malvaldi; il volume infatti nasce per il lancio della serie dedicata a Pippo Holmes, le cui avventure hanno fin da subito conquistato il cuore dei lettori. Ma non solo: in edicola troverete anche l’ultima uscita di “Topolino in giallo”, mensile dedicato esclusivamente alle imprese della banda Disney all’ombra del mistero. E non sono poche: da Paperinik a Double Duck, da Macchia Nera al Commissario Bassettoni, fino ad arrivare all’ormai celebre e ricorrente Dottor Piuma, i nostri protagonisti sono spesso raccontati in trame iconiche e disparate, che coinvolgono il fascino della paura nelle sue accezioni più sensazionali. Ogni autore e ogni disegnatore ha il suo stile, mettendo in risalto aspetti sempre diversi dei propri protagonisti, accentuandone le peculiarità, palesando le luci e le ombre che si celano dietro i loro volti. Insomma, ancora una volta, tra le pagine del giornale avrete spazio per emozionarvi, per ridere e spaventarvi, gioire e incuriosirvi insieme ai suoi personaggi.

Perché in fondo Topolino è più di un semplice fumetto. Racconta storie, racconta sogni e, se lo permettiamo, racconta anche un po’ di noi. Le avventure, i misteri e tutte le peripezie che troviamo tra le pagine di questo giornale ci insegnano a colorare la realtà con quella fantasia che non osiamo neanche più riconoscere nella vita di tutti i giorni. 
Ci aiutano a ricordare che in fondo non è sufficiente un battito del cuore per rimanere vivi, ma serve un cuore che batta, che si muova al ritmo del mondo, che accenda i sensi, illumini gli occhi, che vada oltre. Ci dimostrano che l’immaginazione può riscrivere la realtà, colorando di fascino il filo delle nostre storie che sono fatte di emozioni, di vita e che meritano di essere raccontate.

Perché, tu Topolino, ci hai insegnato che in fondo ogni sogno è solo una storia che si è avuto il coraggio di raccontare al mondo. E quindi, ora, ti chiedo di alzare lo sguardo e di osservare il cielo. Le sue trame sconfinate, i disegni del paesaggio, l’orizzonte che traccia ogni sogno. Quanti ne hai realizzati tu di sogni, vero Topolino? Hai insegnato a tutti, grandi e piccini, che a volte crederci sempre ripaga, che può succedere che la fantasia faccia strani giri fino a disegnare universi paralleli, che la creatività può riempire gli occhi di splendore fino a farli lacrimare. Ci hai insegnato il senso dell’avventura, il fascino dell’ignoto e l’importanza di giocare, con gli altri e con sé stessi. Ultimo baluardo contro la superficialità di un mondo che si accontenta di rimanere giù, di guardare sempre in basso, col cuore spento e gli occhi chiusi, tu, Topolino, ci hai condotti verso oceani sconosciuti, esplorando la nostra curiosità e la nostra immaginazione, prendendoci per mano e facendo volare la nostra fantasia. E allora, Topolino, alza gli occhi e guarda in alto. Il cielo ha il colore dei sogni, dei tuoi, dei nostri e di quelli che verranno. 

 

Articolo a cura di Fabio Gaudiosi

 

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