Di Claudia Siano
La riproposta di un grande classico in copertina rossa marcata Adelphi, fresca di edizione, risale a maggio 2024. La casa editrice pubblica una nuova proposta di La porta di Simenon, tradotto da Laura Frasin Guarino. Un romanzo in grado di scavare nei meandri più oscuri dell’animo umano, dell’uomo e della sua mente, fino a portare il lettore a scavare nelle sue ossessioni, nel peggioramento dei suoi pensieri ossessivi, al punto più pericoloso ma anche labile e fragile cui può arrivare l’animo umano. Bernard è il protagonista di un flusso di vita e di coscienza, l’unico vero colpevole della sua infelicità, quasi non si spiega come la moglie prestante e bella continui ad amarlo pur nella sua vita frenetica e che invece continua agli occhi di un uomo che sta a casa più di lei, dalle parole di Simenon: “Era lui ad aspettare che sua moglie tornasse dal lavoro. Era lui a restare tutto il giorno in casa mentre Nelly spariva” e vorrebbe vivere attraverso i racconti della giornata di Nelly. Ma Nelly gli nega anche quelli, quando Bernard chiede a Nelly cosa ha fatto al lavoro, lei risponde: “niente d’interessante…” e qui è geniale l’intervento di Simenon, nell’immagine che riesce a conferire di quella che è la sofferenza di Bernard nell’ascoltare la risposta di Nelly. Nella scrittura di Simenon si riesce a comprendere quanto sia profonda la difficoltà di trovarsi sulla stessa lunghezza d’onda in momenti diversi di vita, quella risposta normale per lei, rappresenta un tormento per lui. “Niente d’interessante per lui, perché non era informato, perché non apparteneva a quel mondo e sarebbe stato troppo lungo metterlo al corrente di tutto. Questo niente d’interessante durava otto ore al giorno. E quando lei tornava a casa non aveva propriamente l’aria di uscire da un tunnel. Usciva dalla vita, da una certa vita, da una vita più animata, più appassionante di quella del loro appartamento.”(p.117, Adelphi, 2024). Ecco che attraverso questo quadro psicologico si riesce ad entrare nella diversa percezione che due persone possono avere in base a ciò che la vita pone dinanzi, riesce a far riflettere sulla possibilità di non riconoscersi sempre in quelli di un tempo, nei cambiamenti, attraverso i quali, la vita continuamente mette alla prova. Simenon pone l’attenzione anche su un aspetto delicato e in grado di parlare ad ogni periodo storico: la fedeltà, portando il lettore a chiedersi cosa sia effettivamente la fedeltà. È possibile dirsi tutto all’interno di un matrimonio? Bernard e Nelly sicuramente non sono riusciti sempre a farlo e forse proprio questo li ha portati a un rapporto tanto longevo nel tempo. C’entra il tempismo? Eppure hanno la forza di provare a farlo forse tardi, nel coraggio che non hanno avuto e nel bisogno improvviso di provare a raccontarsi le bugie di un matrimonio intero, forse perché era il momento, forse perché ormai più consapevoli delle difficoltà della vita, a volte inconciliabili nonostante la forza dell’amore, nonostante il tempo che lega due persone. Marito e moglie nonostante tutto dopo vent’anni sono distanti, diversi, con pensieri inconciliabili. Laddove le fragilità possono diventare il tormento più grande in un matrimonio, ma anche in una relazione, in quanto possono essere motore di una serie di problematiche concatenate tra loro, soprattutto se non riconosciute. Il peso del sentirsi non all’altezza della compagna, la gelosia nei confronti di un altro invalido da parte di Bernard, la curiosità e il tormento di ciò che si trova sempre al di là della porta. La porta non è solo quella della stanza da letto che lui ricorda di aver lasciato aperta e invece è chiusa, è anche la porta dell’invalido al piano di sotto, è la porta dell’ingresso di casa dei due coniugi che lei varca continuamente e nella testa di lui chissà che fa quando la varca. La porta è soprattutto però una porta mentale, è quella che lui non riesce ad aprire, non trova la chiave per mettere a tacere i pensieri della sua testa. Un romanzo che oggi è in grado di parlare attraverso un linguaggio forte e quanto mai contemporaneo, in una storia che sa parlare di difficoltà psicologiche, sa penetrare nelle fragilità, sa affrontare tematiche importanti quali l’amore, la gelosia, l’ossessione, le paure riversate verso l’altro, quanto tutto questo possa essere motivo di distruzione se non affrontato prima da soli, prima di nuocere agli altri.
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