“Il gioco dell’anima” di Javier Castillo. Un’altra indagine della giornalista newyorchese Miren Triggs su Netflix
Di Cristina Biolcati
“E sarete davvero grati di avere
incontrato questo scrittore e questo libro…” diceva Donato Carrisi in un
iconico “strillo”, a proposito de La
ragazza di neve. Il romanzo del 2020 considerato fenomeno editoriale, da
cui è stata tratta una serie Netflix di grande successo. Come dargli torto?
L’autore in questione è Javier Castillo,
classe 1987, scrittore spagnolo che può fregiarsi di avere venduto più di un
milione e trecentomila copie.
A due anni dall’uscita della serie La ragazza di neve, qualcuno avrebbe
potuto perdersi il piacere di leggere questo thriller, considerato il
prosieguo, se a fine gennaio 2025 i riflettori non si fossero accesi sulla
seconda stagione, nuovamente composta da sei episodi e intitolata La ragazza di neve 2 – Il gioco dell’anima. Un’altra indagine
dell’amata giornalista newyorchese Miren Triggs, impegnata nel 2011 a far luce sull’omicidio
di una quindicenne, morta in circostanze orribili.
Si è potuto così “rispolverare” un romanzo
davvero valido e adrenalinico, pubblicato nell’aprile 2023 da Salani Editore,
dal titolo Il gioco dell’anima. Per
scoprire un modo geniale di narrare, che arriva a “sdoganare” vecchi preconcetti.
Javier Castillo è così efficace a tenere alta la tensione, proprio perché non
esita a sacrificare il punto di vista, tanto caro ai giallisti. Affida infatti
i vari capitoli ad almeno tre narratori diversi che, insieme alla protagonista
(l’unica ad esprimersi in prima persona), confluiscono in un racconto corale.
Sono voci che si sfiorano, si mancano per pochi minuti, albergano sulla stessa
scena e infine s’incontrano. E questa è una grande innovazione! Castillo non
confonde il lettore, anzi. Lo tiene avvinto alla pagina, creando in
continuazione espedienti dinamici e colpi di scena. Inizia la storia dalla
fine, con una sorta di cliffhanger
che lascia sospesi sin dalle prime battute. Perché ha capito che in tal modo
cresce la voglia di conoscere le sorti del personaggio. Aggancia immediatamente
chi legge e non gli permette più di staccarsi.
Ma di cosa parla, nello specifico, il
libro?
C’è il personaggio ormai consolidato di
Miren Triggs, la giornalista investigativa del Manhattan Press, che, quando
s’impegna a trovare una persona scomparsa, va fino in fondo (avendolo già
dimostrato nel precedente capitolo). Miren non scrive articoli perché in cerca
di scoop, e infatti si sente a disagio per avere pubblicato il resoconto del
caso precedente (La ragazza di neve) che
è diventato un bestseller di successo.
Siamo a New York ed è l’aprile del 2011.
Durante il firmacopie del suo romanzo, Miren trova una strana busta. “Vuoi
giocare?” c’è scritto all’esterno. Dentro, una polaroid sfuocata ritrae Gina
Pebbles, un’adolescente scomparsa nel nulla nel lontano 2002. Avendo alle
spalle un passato traumatico, a cui pensa sempre, Miren si butta a capofitto nella
ricerca, in quanto empatica e desiderosa di scoprire cosa ne sia stato della
poveretta. Sarà ancora viva, Gina?
Solo poche ore prima, la quindicenne Allison
Hernández era stata trovata crocifissa in un quartiere periferico. La
stessa zona e la stessa scuola religiosa frequentata dalle due ragazzine, fa
subito balzare all’occhio che vi possa essere una sorta di collegamento.
Miren cerca l’aiuto del suo ex professore
di giornalismo, Jim Schmoer. E dell’anziano ispettore Ben Miller. Ambedue
personaggi forti, con un vissuto importante da narrare. Gli adolescenti in quel
luogo sembrano tutti nascondere un segreto e fanno cenno a un pericoloso gruppo
chiamato i Corvi di Dio. Una setta? Il gioco in cui viene trascinata Miren, per
accedervi, si rivela molto pericoloso e lastricato da atti di violenza.
Complice lo stile cinematografico
dell’autore e la fluida traduzione di Elena Rolla, il romanzo si rivela
incalzante. Ricco di personaggi e di situazioni, con un finale col botto.
“Ognuno cammina nel proprio inferno e pochi si arrischiano ad alleviare
l’inferno degli altri” è un monito che s’attacca alle nostre poche certezze e
si fa largo nella coscienza.
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