“Un attimo prima di morire” di Armando Guarino. L’autore sarà presente al Festival del Giallo Città di Napoli a Palazzo Belvedere dal 5 all’8 giugno 2025

 


di Claudia Siano

Un attimo prima di morire di Armando Guarino, seguito di La solitudine dei corpi, è un libro giallo intenso, potente, passionale, riflessivo e ambizioso in quanto affronta ben due casi complessi in 334 pagine, legati tra loro da un filo sottilissimo: il caso di un bancario e quello di una ragazza di 17 anni di nome Sara. Il romanzo nasce dall’ispirazione data da un fatto realmente accaduto, che vide coinvolta una ragazza di 17 anni trovata assassinata e il principale sospettato, un ragazzo che lei aveva conosciuto su Instagram qualche ora prima. Guarino spiega che il proposito era quello “di raccontare una generazione formata da persone sole. Mi interessava approfondire il rapporto col mondo dei social, che è una lente deformante attraverso cui mostriamo quello che vogliamo, ma anche quello che gli altri vorrebbero che noi fossimo. Molto spesso non ci si rende conto di stare perdendo la capacità di distinguere il mondo reale da quello virtuale”.

Dalle parole di Aldo Putignano, editore del volume marcato Homo Scrivens, nella sua brillante relazione sul romanzo, rivela che “non stiamo inseguendo il delitto del secolo. Esiste una distanza dialogante tra particolare e universale, non c’è un solo modo di relazionarsi nel libro. Attraverso gli sguardi altrui scopriamo qualcosa del protagonista Corrado Rota. Se apparentemente noi dialoghiamo sulla distanza tra generazioni, il romanzo ci racconta quanto sia difficile anche all’interno delle stesse generazioni, e questo diventa una coloritura generale del libro e specchio fedele di questo tempo. Qualcosa ci è stato sottratto. Il finale apre a nuove composizioni. Qui ci sono due gialli, il primo con protagonista Sara e l’altro con la solitudine del bancario”.

“In questa trama”, spiega Guarino “la presenza del consulente finanziario assume un significato per molti aspetti. È uomo di altri tempi, forte di una sua dignità che va avanti per dei principi che oggi forse non esistono più, gli stessi che lo condurranno alla distruzione. Portare alla luce la storia di un personaggio ancorato a valori che potremmo definire obsoleti, e che egli contempla in maniera ossessiva ed estrema, era un ulteriore modo di raccontare un aspetto di questa nostra società oggi quasi deriso. Anche qui la pandemia ha messo il suo, non ha fatto che acuire l’intolleranza verso il prossimo. Mi interessava raccontare una figura fuori dal coro, presa dalla disperazione in quell’attimo prima di morire”.

Altro aspetto focale del libro è la Napoli che Guarino sa raccontare, caratterizzata da luci e ombre, una città dove non si corre, ma dalla quale non si riesce a fuggire, la Napoli del mare a volte oscurato dalla pizza, quella della fermata dell’autobus più bella del mondo che a volte offusca una storia millenaria, la Napoli che non sempre ha futuro, la Napoli del caffè che ti sorride, ma anche quella che non sai mai che sorpresa riserva il giorno dopo.

Ricordiamo che Armando Guarino, già membro del Collettivo di Scrittori Campani coordinato dall’associazione Gialli.it, sarà presente al Festival del Giallo Città di Napoli a Palazzo Belvedere al Vomero dal 5 all’8 giugno 2025 e, in particolare, per il team di Homo Scrivens, curerà l’evento dedicato agli autori Adriana Capogrosso, Gianluca Calvino, Maria Loreta Chieffo, Leonardo Nuti, e ai loro romanzi, domenica 8 giugno alle ore 15.

PROGRAMMA Festival del Giallo Città di Napoli dal 5 all’8 giugno 2025 a Palazzo Belvedere: https://giallipuntoit.blogspot.com/2025/05/festival-del-giallo-citta-di-napoli.html

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