Amy Winehouse, una J di troppo

 

Di Claudia Siano 

Un altro mistero che possiamo relazionare al Club dei 27 riguarda la tragica fine di Amy Winehouse. 

Una ferita ancora aperta, infatti, Amy J. Winehouse.

Nome difficile a pronunciarsi, capelli neri da fare invidia al mondo, un look che continua a fare tendenza, icona di personalità e stile, Amy Jade Winehouse. Il suo volto, tra i più indimenticabili del mistero della maledizione della J27. Una cantautrice eterna, nelle cui parole si sono dati forza migliaia di giovani. Una morte che continua a far male, nei suoi testi, più vivi che mai. In soli ventisette anni, con una voce ultraterrena, una penna unica, la stella del soul inglese non è riuscita a salvare sé stessa, quanto tanti altri con le sue canzoni. 

Ma cosa dicevano i suoi testi? Tra i brani più struggenti passati alla storia: Love Is a Losing Game (quinto singolo tratto dal suo secondo album Back to Black).

 

Memories mar my mind                                            

I ricordi mi rovinano la mente

Love is a fate resigned                                                 

L’amore è un destino rassegnato

Over futile odds                                                                   

Più di probabilità inutili

And laughed at by the gods          

E deriso dagli dèi

And now, the final frame                              

E ora, il fotogramma finale

Love is a losing game                                   

L’amore è un gioco perdente

 

L’intento è quello di ricordarla non solo per l’alcool, per le sostanze stupefacenti, per l’amore tossico. Ma far parlare la sua voce, quella interiore, che aveva necessità di lanciare messaggi, fotografare stati d’animo. In quelle immagini si sono riviste tante persone, di ogni età. E lei ha sicuramente vinto, perché non ha parlato solo di cose belle, parlava di realtà, anche cruda. Una vita ricca di problemi, di vario genere, di cui si parla ancora. Tra i vari a scriverne, in una generazione in cui dilaga il senso di smarrimento, tra non risposte e figli di incertezze, un rapper contemporaneo, Jesto, rapporta la cantante al senso di solitudine che percuote la disillusione nei giovani, nel suo testo, Amy Winehouse:

Mille problemi la fine di Amy

Mix alcol e droghe non so che altre cose

Crepo overdose

Prima chiudo nove strofe

Questo flow è il mio

Dico addio a Dio (ciao)

 

Farò la fine di Amy Winehouse

Amy Winehouse Amy Amy Winehouse

C’ho un po’ di problemi muoio solo flow-Amy

“Bro tremi noi usciamo non vieni?” No! No! No!”

Amy Winehouse rimane, in ogni caso, un simbolo eterno. Una ragazza di ventisette anni che, probabilmente, ragazza non si è sentita mai, essendo dovuta crescere troppo in fretta. Più che una voce, una donna che non dimenticheremo mai, che rivive nel “chissà quanto altro ancora avrebbe potuto fare di ogni generazione’’.

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