Sette chef insanguinati contro 4 giurati professionisti e trenta soci del Club del Giallo e dei Delitti di Carta. Chi vincerà?

Di Marzia Siano 


Al Club del Giallo e dei Delitti di Carta s’inizia solo quando tutti hanno un caffè nella mano destra e un plum-cake fatto in casa nella sinistra. 

Ma questa volta il cibo potrebbe essere avvelenato. Assaggiare e rischiare o resistere e non mangiare. 

È questo il clima in cui domenica 28 gennaio si svolgerà il Primo Concorso di Cucina Gialla a Napoli. 

Una gara culinaria ideata da Gialli.it Dossier Misteri e aperta ai soci del Club del Giallo e dei Delitti di Carta. 

Ci sarà un vincitore, premiato da cinque giurati. Ma forse anche un omicidio, commesso da uno dei “sette chef insanguinati”. I presunti assassini saranno: 

Raffaella Tranchino con il suo Danubio Matematico. 

Rosaria Di Martino con la Pasta N’Casciata di Montalbano.

Serena Venditto con la sua Tourtière in giallo. Attenti a lei che è autrice di gialli, potrebbe essere già esperta. 

Elia Puglia con le Salsicce alle 10 erbe.

Claudio Guarino con le Bombolette del commissario Charitos. 

Alessandro D'Ambrosio col Riso vestito di bianco.

E Ciro Sabatino con la sua Baskerville Omelette. 

La giuria composta da giornalisti esperti del settore è a rischio. Dovrà saper ben diffidare. 

Tra loro: l’esperta di cucina nella letteratura gialla, Santa Di Salvo, saprà sicuramente ben riconoscere le prelibatezze avvelenate. Al contrario, il critico enogastronomico Giuseppe Giorgio potrà individuare il miglior piatto ma non il miglior assassino. 

Annabella Abbondante dice di essere sempre a dieta, e forse la sua ideatrice Barbara Perna potrà seguire l’esempio del suo personaggio letterario per sopravvivere. Rimane il Pubblico Ministero Raffaele Marino, che essendo un buongustaio potrebbe essere la vittima perfetta. 

Ma i giudici professionisti non saranno soli. A proteggerli ci sarà la squadra dei trenta giudici popolari. 

“I soci più agguerriti” del Club li affiancheranno nella scelta del “Primo Cuoco Insanguinato della Storia del Giallo a Napoli”, che riceverà la Targa de “Le cinque macchie di sangue di Gialli.it”. 

Sarà meglio essere attenti a non offendere nessuno. Gli chef sono agguerriti. Tutti vogliono vincere e nessuno vuole tornare a casa senza la Coppa Nero Wolfe 2024. 

I pronostici ci sono già. “Vinco io a mani basse” dice Ciro Sabatino. E se così non fosse? 

Chi userà l’elemento magico decisivo per la vittoria? 

Quale sarà il piatto più spaventosamente delizioso? 

Lo scopriamo domani, 28 gennaio, al Club del Giallo e dei Delitti di Carta. 

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