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Visualizzazione dei post da settembre, 2025

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GIALLI.IT EDIZIONI

C’è sempre un mistero dietro una gustosa pietanza, come nei piatti della nonna. “Qual è l’ingrediente segreto che l’ha reso così saporito?”. E c’è sempre una pietanza dietro un misterioso delitto, come nei libri della Christie. “Qual è l’ingrediente velenoso che ha ucciso la vittima?”. La raccolta di ricette avvelenate firmata Gialli.it è il filo rosso che unisce sapori e segreti. Il ricettario prevede dieci piatti salati e tredici dolci, ciascuno accompagnato da una storia al sapore di mistero che conviene risolvere prima di mettersi ai fornelli. Perché, se la ricetta svelerà l’ingrediente segreto, solo il racconto vi rivelerà quello avvelenato. Sarà davvero basilico quella foglia sugli spaghetti alla napoletana? A voi scoprirlo. Bon appétit.

Club del Giallo Città di Napoli Estate 2024

CONSIGLI DI LETTURA DEL CLUB DEL GIALLO NAPOLI

Tra i libri belli arrivati al Club e di cui certamente consigliamo la lettura è l’ultimo del criminologo forense Antonio Fusco, “La scomparsa di Elisa Ohlsen” per Nero Rizzoli. Napoletano trapiantato a Pistoia, Fusco ha esordito nel 2014 come scrittore con il commissario Tommaso Casabona. Dal 2021 si è fatto strada, tra le pagine di due polizieschi, l’ispettore Massimo Valeri; “La scomparsa di Elisa Ohlsen” è il terzo della saga e si ispira a storie vere. Qui Valeri, detto l’Indiano, si deve occupare del ritrovamento del corpo mummificato dell’anziano professore universitario Emilio Bassetti, nel frattempo un altro corpo senza vita viene ritrovato, quello di Elisa Ohlsen, una giovane donna scomparsa da molti anni. Si scopre che Emilio Bassetti ed Elisa Ohlsen hanno qualcosa in comune: entrambi sono morti sette anni prima. I due casi sono forse collegati tra loro? Questo è da scoprire. Un romanzo intrigante, dalla scrittura precisa, sicura, coinvolgente. Proprio un buon libro, impossibile non appassionarsi…

CONSIGLI DI LETTURA DEL CLUB DEL GIALLO NAPOLI

Susana ce lo ha portato al Festival del Giallo a maggio al Vomero. È stata forse la prima o tra le prime copie della versione italiana pubblicata da Ponte alle Grazie a circolare tra i lettori. Con dedica al direttore artistico. Che emozione! Lo abbiamo subito letto. Ci ha sorpreso quel modo leggero di fare un salto nel passato, in una Siviglia che urla molte storie. Storie di donne, storie di mare e di tesori da scoprire. Ma anche e purtroppo storie di ordinaria Inquisizione, di violenza, di potere e di politica, mentre si dipana una trama che si stringe attorno a morti misteriose. Una lettura scorrevole che ti afferra e non ti lascia andare.

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“Il vizio del lupo” di Gualducci, un thriller che racconta la bellezza della spietata normalità