Festival del Giallo città di Napoli. Colazione con autrice: Sara Bilotti

La colpa e “La punizione”


 

Siamo alla Villa Floridiana per la seconda giornata del Festival del Giallo Città di Napoli. Oggi si è tenuta la prima colazione con autore diretta da Luca Crovi. Ad allietare la nostra mattinata, tra i raggi di sole e il venticello dello spazio autori, è stata Sara Bilotti. Accompagnati da un caffè con cornetto, abbiamo ascoltato i due autori conversare sui temi ricorrenti trattati dalla scrittrice napoletana. Quelle solite “ossessioni degli scrittori” che anche indirettamente fanno da sfondo ai romanzi degli autori.

C’è chi scrive del tempo che passa, o che non passa, della vita potenziale che non è stata, Sara Bilotti, tra le tante riflessioni, si sofferma sulla colpa. Quel senso di colpa vissuto soprattutto dalle donne, “sicuramente quelle della mia generazione”, e che le accompagna durante tutte le loro scelte di vita. Senso di colpa verso la madre, senso di colpa verso un figlio, senso di colpa verso sé stesse, anche quando non ce n’è ragione.

Uno stato d’animo riflettuto e ragionato che l’autrice fa vivere alla protagonista del suo nuovo libro: La Punizione, in pubblicazione nell’estate 2024. L’analisi sul senso di colpa raggiunge l’apice quando la protagonista del nuovo romanzo si rifugia su un’isola deserta, immaginata dalla Bilotti, in cui deve interfacciarsi con il motivo principale del suo malessere.

L’ispirazione, oltre che da quella rinomata ossessione d’autore, arriva anche dall’energie partenopee.  “Napoli per me è una lava di emozioni” dichiara. È uno degli elementi chiave che regala alla Bilotti un impeto di creatività che la porta a scrivere le sue “storie di getto”. La sua difficoltà maggiore, infatti, non sta nel momento della stesura, bensì in quello di riscrittura. Se le storie le “arrivano così”, è il lavoro di revisione a prenderle il tempo maggiore.

La Punizione: “un romanzo magmatico” come lo definisce la scrittrice di noir psicologici. Un neologismo, per così dire, che esprime a pieno anche la connessione che Sara Bilotti ha con la sua città. Un collegamento che riporta anche al legame tra Napoli e Narrativa Nera. D’altronde, citando Goethe, “vedi Napoli e poi muori”.

 

Articolo di Marzia Siano 

 

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