Festival del Giallo. Il caso Lady D.

 LADY DIANA, UNA PRINCIPESSA MAI LONTANA DAL POPOLO


Siamo alla Villa Floridiana nella prima giornata del Festival del Giallo città di Napoli diretto da Ciro Sabatino. Siamo alla conferenza su Lady Diana con Annalisa Angelone e Albina Perri. Un mistero, quello della scomparsa della principessa Diana, che continua ad interessare moltissime persone. Un incidente con numerosi interrogativi che rimangono irrisolti nonostante il tempo passato e le tecnologie avanzate.
Sospettosa la possibile ebbrezza dell’autista Henry Paul, ipotesi che sembrerebbe incoerente con i video della sorveglianza dell’hotel. Inoltre, è importante sottolineare che Henry portava con sé 12500 franchi, una quantità considerevole di soldi. Perché?
Sono state svolte delle indagini doppie, sia francesi che inglesi, ma nonostante ciò il mistero è rimasto insoluto in quanto le conclusioni tratte dagli inquirenti sarebbero inquinate dalle personalità coinvolte e dalla risonanza mediatica che l’incidente ha avuto.
Il luogo del delitto era perfetto: un tunnel lungo e buio, che spesso nella storia del crime è stato teatro di incidenti più o meno premeditati. Numerose le probabili ipotesi sui colpevoli: i servizi segreti, come temeva la principessa, o i paparazzi. Sicuramente un colpevole indiscusso è stato l’utilizzo di flash, che sarebbero attribuibili a entrambi i sopracitati. Questi flash però erano tenuti da uomini col casco integrale sul motorino che risulterebbero paparazzi atipici in quanto troppo vicini all’auto, in più le foto scattate quella notte non sono mai state rinvenute. Non totalmente infondata quindi l’ipotesi dei servizi segreti, in quanto l’utilizzo di flash era in auge all’epoca durante la guerra civile in Irlanda del Nord.
Durante la conferenza la giornalista Angelone analizza anche quali potrebbero essere gli eventuali moventi dei colpevoli: Dody era inviso all’opinione pubblica e alla famiglia reale per la ricchezza controversa del padre, ma anche la causa portata avanti da Diana contro le mine antiuomo ed infine il sospetto che la Lady fosse incinta e che quindi il razzismo della famiglia reale abbia avuto un ruolo chiave nella vicenda in quanto non è stata effettuata nessuna concreta indagine sul corpo. Noi la ricorderemo sempre come una donna vicina al popolo, che nonostante il suo ruolo non era mai lontana dalla gente. E con il suo contributo per destigmatizzare i malati di HIV, nonostante le difficoltà e gli intrighi, l’opinione pubblica non l’ha mai abbandonata.

 

Articolo a cura di Gaia Cimbalo

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