Festival del Giallo città di Napoli. Segretissimo: Franco Forte

SEGRETISSIMO 


 

Siamo al Festival del Giallo città di Napoli dove è stato presente anche il direttore editoriale di Giallo Mondadori, Urania, e Segretissimo: Franco Forte. Proprio qui, in questo posto che lo scrittore definisce come un momento fondamentale di aggregazione, un anno fa nacque un’idea, grazie anche a Barbara Perna: un progetto di antologia firmato Giallo Mondadori che vede coinvolte diverse autrici di cosy crime e che vedrà finalmente la luce a luglio di quest’anno. Questa è, per lo scrittore, l’ennesima prova che siano proprio questi scambi interculturali il terreno più fertile per far nascere idee di cui l’editoria si nutre.

Riguardo l’idea di una Napoli come possibile capitale del giallo insieme a Milano, Franco Forte è molto fiducioso, di fatto è da molto tempo che con le sue case editrici pubblica molti autori napoletani. D’altronde, dice l’autore, è impensabile pensare al giallo senza il napoletano Maurizio De Giovanni, personaggio attivissimo e di grande peso in questo panorama.

Franco Forte si è espresso anche sull’importanza della sceneggiatura per la stesura di un buon romanzo. Lui stesso è infatti anche uno sceneggiatore, cosa che lo aiuta molto a rendere una scrittura che lui definisce “visiva”, l’ideale per riuscire poi a trasporre prodotti letterari in serie televisive. Per arrivare a ciò è fondamentale partire da libri con una componente visuale già molto forte. D’altronde, da Camilleri in poi, con Montalbano, la storia del giallo italiano è stata proprio questa.

Secondo l’autore, l’importanza del giallo sta soprattutto nelle modalità che ha di far appassionare tutte le fasce d’età. In una realtà dove per arrivare ad un processo si possono impiegare più di dieci anni e di innumerevoli persone innocenti in galera, accompagnate da altrettante persone colpevoli che restano impunite, il giallo offre un’anima consolatoria per la realtà, con le sue investigazioni e il modo in cui i colpevoli vengono sempre chiamati a pagare le conseguenze delle loro azioni. Si tratta infatti di un momento catartico che offre alle persone la possibilità di consolarsi, nella certezza che il colpevole finisca dietro le sbarre.

La forza del giallo sta proprio qui: nel minimo di soddisfazione che offre rispetto alle strutture del mondo reale.

 

Articolo a cura di Vittoria Ferrante

 

 

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