"Direttamente da Zelig, il giallo travolgente: Giuseppe Sorgi". Seconda serata di Festival del Giallo

 

Di Gaia Cimbalo

Siamo alla seconda serata del Festival del Giallo città di Napoli. Siamo al Panel presentato da Barbara Perna e riguardante il nuovo romanzo di Giuseppe Sorgi "Mariano di Gesù al Princess Hotel". Sorgi, che nel corso della sua carriera si è confrontato sia con il teatro, sia con la tv con ottimi risultati, si approccia con grande successo alla letteratura gialla. Sorgi dipinge un mondo a tinte fosche ma mai tragiche, uno scritto che mostra che nonostante le avversità si può vedere il mondo ancora con speranza e fiducia. Il nome del protagonista rivela già in maniera palese la sua natura, Barbara Perna durante il panel di presentazione lo definisce “una Miss Marple queer”: un uomo di 70 anni, dotato di una encomiabile empatia, con un marito amorevole e una grande passione per i misteri. Un uomo che durante la sua vacanza ad Edimburgo si imbatte in un enigma e decide di non voltare le spalle dinanzi ad una richiesta d’aiuto. 
Sorgi, cui solida formazione nonchè lunga e proficua carriera, mostra le sue capacità di coniugare suspence e leggerezza, realizzando uno scritto molto visivo che, orientato al teatro, ravvisabile già nel sottotitolo, ricorda una sceneggiatura teatrale. 
La principale ispirazione di Sorgi è Agatha Christie, il giallo british infatti ha delle punte di commedia che sono presenti anche in questo romanzo. Un testo che, con grande ironia, riesce a far riflettere e a divertire, con un tono comico che non diventa mai macchiettistico; perché il modo di fare e di cogliere l’ironia dice molto di noi e del nostro modo di percepire il mondo circostante. Il modo in cui facciamo ironia è politico. Per questo, la letteratura gialla, che viene sentita dal grande pubblico come letteratura di intrattenimento, può veicolare messaggi importanti ed essere paideutica; il tutto facendo anche scappare un sorriso e una risata in una giornata grigia.

 

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