"Luca Briasco: il traduttore di Stephen King ci racconta il Re del Brivido". Terza serata di Festival del Giallo

Di Claudia Siano

Americanista, editor di straniera, traduttore e agente letterario anche di Sara Bilotti che ha moderato l’evento ieri sera al Festival del Giallo città di Napoli. La Bilotti ha tenuto a sottolineare la passione di Briasco nel parlare delle vite degli altri scrittori più di quanto gli piaccia parlare di sé. Per Briasco la figura dell’agente letterario è un lavoro puro, che segue quasi un codice: quello di non sostituirsi all’autore bensì di porsi le domande giuste. L’atteggiamento è quello del rispetto, in modo tale che il traduttore non prevalga sull’autore.
Un aneddoto che ha incuriosito l’intero cenacolo di Palazzo Belvedere è stato quello in cui Luca Briasco ha condiviso la sua emozione quando ha scoperto che una ragazzina di diciotto anni ha deciso di scrivere la sua tesina di maturità su di lui. Questo è il senso per Briasco: che la passione passi e continui a passare da chi ha sessant’anni a chi ne ha diciotto. 
Luca Briasco ha scritto una biografia di King intitolata “Il re di tutti”, perché? 
Perché reputa che leggere King sia un’esperienza generazionale, “serviva per spiegare un fenomeno, non esistono i re di tutti, quello del re è un concetto relativo” aggiunge. Insomma, King è il re di tutti e secondo il suo traduttore italiano è destinato sempre di più a tale fortuna. Briasco parla dei suoi scrittori del cuore, King e Roth. Eppure, ci si potrebbe chiedere quale sia il legame tra scrittore e traduttore. In questo caso è molto stretto, Briasco inizia a leggere King sin dai sedici anni. Ci tiene, però, Briasco a sottolineare che esistono molti pregiudizi nei confronti di Stephen King. Per quanto riguarda la vita, esiste anche una nostalgia per un certo King, spesso esistono "ma e però continui" in chi lo legge, anche se lo apprezzano. 
Oggi lo scrittore ha 78 anni ed è in programma la pubblicazione di sei dei suoi romanzi. Tra le uscite: “Miseri”, “il Miglio Verde”, “Mr Mercedes”, “Joyland”. Vengono inglobate nuove parti, le note al testo, la storia delle trasposizioni cinematografiche. Era necessario apportare delle correzioni. “I ragazzi preferiscono il King horror” nota Luca Briasco ma è anche lo scrittore ideale, secondo il suo traduttore, per portare i ragazzi nel mondo della scrittura. King è un autore che deve rivivere. 
Briasco parla anche dei tempi serrati a disposizione dei traduttori italiani, si tratta di circa tre o quattro mesi di tempo per consegnare. La Bilotti ha voluto invece trattare l’argomento dei finali di King, dichiarando di essere rimasta spesso delusa dalla conclusione, talvolta rispetto al resto del romanzo. Sorprendente il parere di Briasco in merito, il quale ha fatto riflettere sul fatto che lo svelamento del mistero è quasi sempre deludente. "King è uno scrittore ottimista, i suoi romanzi finiscono bene per la maggior parte". «Il male è stupido, il bene prevale, un lieto fine bello è complicato».

 

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