La Conferenza Stampa della Quarta edizione del Festival del Giallo Città di Napoli, “un Festival di servizio”
Di Claudia Siano
Il Festival arriva alla sua quarta edizione, è il cosiddetto Festival di servizio, quello dove poter incontrare le persone giuste, ma non solo, è anche un festival stracolmo di contenuti e ricco di workshop. Ad ospitarlo, ancora una volta, la collina del Vomero. Il Vomero è il luogo dove vive anche il presidente del Festival, Maurizio De Giovanni. Questa volta siamo in una villa del ‘600 che porta a Napoli 130 scrittori che vengono da tutte le parti d’Italia, e circa 70 eventi. Il Festival di quest’anno è dedicato a Loriano Macchiavelli, il padre del giallo italiano. Così si è conclusa la Conferenza Stampa del Festival del Giallo Città di Napoli tenutasi a Palazzo San Giacomo, in Sala Giunta il 3 giugno 2025. Ad aprirla, i ragazzi di Uonderbois della Disney. Subito dopo, ad accompagnare il direttore del Festival Ciro Sabatino, Sara Bilotti, rappresentante del Collettivo degli scrittori campani, Lorenzo Ruggiero, autore del manifesto del Festival che raffigura Diabolik e Andrea Carlo Cappi, tra i maggiori scrittori italiani di spystory. Che tipo di evento sarà? Un festival di servizio che si apre per la prima volta a chi si accosta al mondo della scrittura della letteratura di genere, che vuole offrire chance e possibilità. L’idea di Sabatino parte dalla volontà di avvicinarsi a quello che è stato il salone del libro di Torino tanti anni fa, dove gli autori si davano quasi appuntamento per incontrarsi, per scoprirsi, per riconoscersi. Quest’anno più che mai Cenacolo Belvedere ospita agenti letterari italiani, editor delle maggiori case editrici italiane, direttori di collane delle migliori collane italiane di crime, sceneggiatori e traduttori. Si parla di persone che raccontano come si fa a entrare in un’agenzia letteraria. Il Collettivo nasce anche per questo, «è un fenomeno, una roba che non si era mai sentita, vedere tanti scrittori che volevano unirsi e fare gruppo» aggiunge Ciro Sabatino. Insomma, il lavoro dietro al Festival si porta sulle spalle “anni di ossessione”. Un evento che si regge grazie alla delicatezza di una serie di persone. Ad attenderci le opere di dodici ragazzi della Scuola Italiana di Comix che hanno lavorato a dodici sorprese stupende. Ci sarà uno speed date letterario. Ne ha parlato Sara Bilotti, «abbiamo pensato di fare uno speed date letterario dove ciascuno può fare delle domande pratiche per entrare nel mondo dell’editoria, che sta diventando sempre più elitario. Saremo lì per dare tips sulla sceneggiatura, sulla traduzione letteraria». Ciro Sabatino si chiede, ad oggi, quanto esista ancora un giallo tradizionale. Il cozycrime si sta evolvendo. Stanno crescendo noir e spystory. Quest’ultimo è un genere di punta in Italia anche grazie a una scrittrice napoletana che è Denise Antonietti. Carlo Cappi ha detto: “non sono così veterano da essere il padre della spystory italiano perché Segretissimo ha 65 anni di vita di pubblicazioni ininterrotte, ha creato una generazione di autori italiana di spystory, nel resto del mondo si sono rivolti ad un certo punto ad altri sottogeneri o di maggiore banalità o ricchi di cliché». Per Cappi la spystory italiana trae origine tra le pagine di Segretissimo ed è quella che racconta il mondo in cui viviamo, e lo fa in tempo reale. «La spystory è il noir sociale trapiantato a livello globale, in un’epoca in cui è stata quasi dimenticata la guerra fredda, che esiste e vive e lotta contro di noi, racconta cosa è stata la guerra fredda» ha concluso Cappi. Insomma, questo Festival non ausipica ad essere come un salone del libro ma è supportato dalla libreria di Iocisto e da Alberto Della Sala. Quattro le serate, la prima sera vi sveliamo chi ha ucciso Caravaggio. Venerdì c’è l’incontro con il Collettivo degli scrittori Campani che raccontano una novella nera di Salvatore Di Giacomo, Brutus, accompagnati dal coro di Iocisto. Sabato presiede Carlo Lucarelli con i delitti nella musica a partire dalla maledizione della j27 fino a Luigi Tenco. L’ ultima sera siamo in compagnia del Presidente del Festival del Giallo, Maurizio de Giovanni con uno spettacolo inedito intitolato: Nella mente dell’assassino. In seguito all’evento, il brindisi finale, tutti insieme. Tra gli eventi da non perdere per Ciro Sabatino sicuramente un Luca Crovi che racconta Oscar Wilde noir, il panel di due scrittori particolari come Claudio Panzavolta e Stefania Crepaldi, i quali scrivono crime ma insegnano anche a scrivere e si confrontano sul territorio della scrittura e dei generi. Altro eventone è la Detection School con magistrati, polizia scientifica e criminologi che ci spiegano come si scrive di criminologia.
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